Oltre al corpo fisico, l’uomo possiede altri corpi che risultano materialmente invisibili ad occhio nudo, ma che sono altrettanto importanti e che lo avvolgono e lo compenetrano formando quella che viene chiamata aura.
Anche la scienza riconosce l’esistenza di un campo elettromagnetico attorno all’uomo, ovvero di un ambito entro il quale agisce l’energia da lui assorbita ed emessa dopo una serie di trasformazioni che variano da individuo a individuo, ma anche nell’individuo stesso, a seconda del suo stato psico-fisico.
Spesso, facciamo molta fatica ad accettare l’esistenza di energie che non siamo in grado di visualizzare, ma questo non toglie che, negli ultimi anni, grazie alla diffusione della cosiddetta fotografia Kirlian, si sia riusciti a visualizzare la radianza magnetica di un corpo, il Ki (si legge ci). Per mezzo dell’emissione di scariche elettriche di altissimo voltaggio e frequenza, una mano, una foglia, un oggetto, posti su di una lastra fotografica rimangono impressi come circondati da un’emissione energetica.
Parlare di fotografare l’aura, come alcuni si sono affrettati a sostenere, é pero’ alquanto azzardato: la camera Kirlian é in grado di riflettere le emissioni di quello che abbiamo chiamato corpo eterico, ossia il piano più vicino a quello fisico, composto, come molti ricercatori hanno ormai appurato, da un campo di plasma ionizzato.
Se l’ossigeno rappresenta un nutrimento indispensabile al nostro corpo fisico, il prana, o energia vitale, che respiriamo insieme all’ossigeno, è sicuramente ricco di “nutrimento” per i nostri corpi sottili. Questo processo è una stupenda forma di dialogo fra noi e l’universo intero a somiglianza del “grande respiro cosmico” ipotizzata dagli stessi scienziati. Il respiro, e dunque l’energia vitale, è indispensabile per ogni aspetto della vita: non soltanto per corpo fisico, ma anche per cosiddetti “corpi sottili” di cui l’uomo è composto.
Di questi, il più vicino al corpo è il corpo eterico, senza il quale il nostro corpo sarebbe un burattino inanimato. Il corpo eterico è quello che più ci comunica l’energia che assorbe dal cosmo, facendola scorrere in una fittissima rete di canali energetici: essi sono, per così dire, la controparte sottile dei sistemi endocrino e nervoso. Strappi od ostruzioni in questa rete comportano squilibri nella circolazione dell’energia: questi, prima o poi, si faranno sentire come dolori, diminuzione di funzionalità, come senso di “eccessiva pienezza” o svuotamento nell’organo o nella parte dei corpo corrispondenti. Grandezza, forma, colore e densità del corpo eterico esprimono molto sullo stato di salute dì una persona.
Procedendo verso l’esterno abbiamo il corpo emotivo o astrale, che è formato dai nostri desideri e dalle nostre emozioni. Il colore dipende dalle emozioni che proviamo e quindi può variare da un momento all’altro. Spesso è attraversato da veri e propri fulmini, scariche che investono anche gli altri corpi, compreso quello fisico, con effetti spiacevoli, la cui portata dipende dall’intensità della scarica emozionale. Se potessimo vedere quello che facciamo a questo corpo, e quindi a noi stessi, quando ci lasciamo trasportare dall’ira, dalla depressione o dalla paura, capiremmo immediatamente l’importanza di mantenere la propria pace interiore…
Le energie vitali non vissute possono manifestarsi dopo un lungo periodo o, in caso di sovraccarico, come blocchi alla colonna vertebrale, ecc.
Il corpo mentale organizza ed offre supporto a tutti i processi di pensiero: sia i processi del pensiero che i modelli comportamentali, sia quelli consapevoli che inconsapevoli e comunque meccanici. In questo settore sono perciò riflesse e valutate concezioni etiche, morali e dogmi.
Ed infine il corpo casuale o spirituale, che rappresenta la coscienza individuale, l’anima, il più diretto contatto con il mondo spirituale: è quello che sa le motivazioni e gli scopi della nostra vita attuale. Tramite questo campo dell’aura una persona si collega dal piano divino al piano dell’unità passando quindi per il chakra del cuore.
Sul numero, caratteristiche e conformazioni dei nostri corpi sottili esistono diverse interpretazioni che non vanno viste come contraddizioni ma come diversi gradi di approfondimento di antichissime conoscenze. Evidentemente non si tratta di corpi separati, ma di aspetti assolutamente complementari profondamente interconnessi tra noi e il tutto, in profonda unità con l’universo intero.
Abbiamo visto come, prima di una sessione di Reiki, sia consigliabile accarezzare l’aura per rilassare il soggetto e, per concludere i trattamenti, riarmonizzare l’energia; è però possibile utilizzare tale tecnica anche da sola per affrontare momenti di stress o ipertensione. Esiste inoltre una tecnica per ottenere l’effetto opposto, ossia tonificare una persona che si trovi in un momento di crollo energetico: partendo dai piedi e risalendo verso l’alto, arruffandogli l’aura con movimenti armoniosi e veloci, come se si stesse arruffando il pelo al gatto.
Un veicolo privilegiato di comunicazione fra i corpi sottili, l’universo e la Terra stessa è dato dal sistema dei chakra, che raccolgono l’energia vitale dalla riserva cosmica, la raffinano e la differenziano prima di distribuirla ai corpi sottili e a quello fisico. II Reiki favorisce l’apertura dolce nei confronti delle proprie esperienze e dei propri “esercizi di apprendimento” all’interno dei diversa settori dell’esistenza.
La regolarità delle sedute Reiki stimola la disponibilità interiore ad affidarsi alle svariate possibili esperienze in entrambi i livelli dell’esistenza (materiale o spirituale).
Di norma i chakra non devono essere trattati singolarmente, poiché ognuno di essi contiene anche aspetti degli altri centri di energia ed é con essi collegato secondo modalità variabili. Ecco perché è molto importante la loro armonizzazione ogni giorno! Si otterrà un incremento dei processi di crescita animico-spirituali: gli accumuli di energia vitale verranno distribuiti in modo equilibrato.
L’armonizzazione dei chakra porta ad un ampliamento graduale delle capacità di ogni singolo chakra in corrispondenza con tutti gli altri. Ogni posizione andrà mantenuta fino a quando si sentirà la stessa sensazione nelle due zone trattate.
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