ElisabethGilbert

Il vaso della felicità

Elisabeth Gilbert ha condiviso su facebook questo esercizio che da anni fa e propone. Grazie a chi ha deciso di tradurre il suo post e di condividerlo: è di enorme aiuto e sostegno per tutti. Un’altro modo di “conservare” e alimentare la gratitudine: ricordate il taccuino?

“Carissimi,

Eccoci alla fine dell’anno e così ho pensato che potesse essere un buon momento per presentare a tutti voi il concetto del Vaso della Felicità.

Qui sono io col mio!

Cos’è un Vaso della Felicità? E’ la cosa più semplice al mondo. Prendete un vaso (o una scatola, o un contenitore qualsiasi) e ogni giorno, alla fine della giornata, prendi un foglietto e vi scrivi il momento più felice del giorno.

Lo fate anche nelle giornate schifose, perché anche in quelle giornate c’è un momento più bello (o almeno un momento che è il meno peggio).

E poi metti il foglietto nel vaso.

Nel corso degli anni avrai una documentazione della tua felicità.

Nelle brutte giornate, metto la mano in quel vaso e pesco – prendendo una manciata di grandi momenti che avrei assolutamente dimenticato se non li avessi documentati.

Faccio questa pratica da anni, e mi piace tantissimo.

Se la mia casa andasse a fuoco, questo sarebbe l’unico oggetto materiale che prenderei prima di correre fuori dalla porta… perché cosa c’è dentro questo vaso? ECCO COSA: il punto centrale di questa vita.

Nel corso degli anni il mio Vaso della Felicità mi ha insegnato molto. Ciò che mi stupisce continuamente è quello che scivola sulla carta ogni giorno. Non eventi sbalorditivi, non grandi acquisizioni: normalmente solo cose piccole e minuscole, un momento di consapevolezza… quel momento in cui esci e tra la casa e la macchina vieni colpito in testa da un raggio di sole e all’improvviso ti senti inondato di gratitudine semplicemente per il fatto di essere vivo e pensi: “Sì, è così”.

E’ solitamente qualcosa di piccolo, e qualcosa di grande.

So che molti di voi hanno iniziato anch’essi questa pratica, e mi piacerebbe vedere la foto del vostro vaso e sentire come lo avete adattato alla vostra vita. Mi piace la donna che ne ha messo uno in mezzo al tavolo del soggiorno e ogni giorno lei e i suoi bambini ci mettono qualcosa: che fantastica pratica familiare! E la donna che la scorsa settimana mi ha scritto che aveva avuto l’anno più duro della sua vita, ma aveva continuato a portare avanti la pratica del Vaso della Felicità e oggi, l’ultimo giorno dell’anno, prenderà ogni pezzettino di carta del vaso per ricordare che persino adesso, nei momenti più duri, c’era sempre stato un buon momento al giorno.

Quindi se qualcuno vuole iniziare questa pratica domani… Un nuovo anno è sempre un buon momento per incominciare!

Mando amore e, naturalmente, auguro a tutti voi un abbondanza di Momenti Felici nel 2015.
EG”