Le due facce della stessa moneta

Benessere e le due facce della stessa medaglia

E’ tanto che non scrivevo: serviva un tempo di pausa per permettermi che potessero essere integrate tutta una serie di esperienze, elaborazioni di paure/fragilità e acquisizione di nuove consapevolezze.

Siamo in un periodo particolare che ci può far vivere sempre più nella paura o nel coraggio. Non è necessario dover scegliere e faticare a mantenere una linea. E’ il momento di non alimentare altra rigidità.

Prova a prendere un qualsiasi aspetto della tua vita che ti fa sentire paura, sofferenza, dolore, tristezza: può essere visto da angolazioni diverse.

Mi è arrivata così l’immagine della moneta e delle sue due facce, ognuna necessaria per dare forma e valore alla moneta stessa. Come posso pensare che valga solo una delle due facce?

Sei chiamato a vivere nella dualità della vita per ritrovare quell’unità, quel sentirti parte del tutto.

La medicina tradizionale cinese (MTC), da oltre 5000 anni, basa il suo fondamento sull’integrazione dei due opposti: luce e buio, freddo e caldo, cattivo e buono, egoista e generoso. Prova ad integrare in te questi opposti per iniziare a sentirti nella totalità del tuo essere.

Perché non provare ad accoglierle entrambe? Perché non sperimentarti secondo le due facce per trovare il tuo centro e il tuo equilibrio?

Ogni volta che vogliamo perseguire uno solo dei due opposti andiamo in fatica, il nostro corpo fisico, energetico e psichico va in sofferenza entrando in uno stato di non benessere che può portare anche alla malattia.

Se soffriamo di una qualsiasi malattia perché non affrontarla cercando di capirne le vere origini, le vere cause? A volte incontro persone arrabbiate verso la vita perché hanno una patologia o una situazione di vita difficile.

Perché rassegnarsi senza uscire dal porto delle proprie paure e affrontare il viaggio nel viaggio? Come posso provare serenità, salute, benessere senza integrare i miei opposti accogliendoli con amore? Dal mio vissuto, dai miei pregiudizi, dai miei credo mi precludo il vero lavoro di ricerca e riscoperta della mia unicità.

Prova a immaginarti come un navigatore alla ricerca di nuove terre che si permette di andare oltre i muri dei propri pensieri, oltre alle abitudini del proprio condizionamento e aprirsi alla ricerca, alla sperimentazione, al chiedere aiuto.

Azioni concrete e diverse dal solito che permettono di uscire dal porto sicuro così da sentirsi attivi e fiduciosi di trovare una nuova terra.

La mia esperienza con gli altri e con me stesso mi ha insegnato che spesso giudichiamo, denigriamo, blocchiamo noi stessi senza permetterci di vivere veramente.

Siamo in un periodo dove si fa un resoconto della nostra vita, i nuovi propositi, spesso legati più al fare che all’essere. Approfittiamo di questo periodo così ricco a livello energetico e affidiamoci alla vita. Iniziamo dalle sensazioni del nostro corpo e dalle nostre intuizioni ed emozioni. Indipendentemente da quanti anni hai, da quanto tu sia o meno in salute, da quanto ti senza felice o triste concediti di iniziare il viaggio: quello in te stesso.

Immaginati su una barca che ti rappresenti, guarda a lungo quella cima che ti lega ad una terra che conosci bene ma che forse ti ha portato a vivere un peso, un dolore, una sofferenza. Chiediti se ne hai a sufficienza, ascoltati nella vastità che è davanti a te.

E quando vorrai farti il vero regalo taglia quella cima e inizia il viaggio!