L’amore incondizionato

Ieri ho letto uno scritto di Giovanna Bertoletti che voglio condividere con voi. Mi sembra, oltre che bello, utilissimo per la nostra crescita, per il ri-fiorire del nostro corpo, della nostra mente e della nostra anima! Doniamoci del tempo di qualità, doniamoci attenzione, doniamoci amore. Meritiamo tutto questo perché siamo unici, perché siamo veri miracoli!!! Buon … viaggio!

 

SorgentePozzoL’amore incondizionato (mi piace associarlo alla sorgente fonte di acqua viva di cui l’anima si può nutrire nella sua totalità) e l’amore condizionato (mi piace associarlo ad un pozzo dove se andiamo a ricercare con onestà e sincerità, possiamo reintegrare parti di noi stessi rinnegate ma non per questo non luminose, le abbiamo solo dimenticate nella profondità del pozzo. Perché crescendo è nata in noi la convinzione che guardare nel pozzo fa paura? Perché alcune espressioni del nostro essere non le abbiamo più abbracciate perché offuscati dalla paura, dal senso di colpa, dalla vergogna per averle provate, le abbiamo giudicate, condannate e siamo caduti nel ruolo di vittima e carnefice di noi stessi) l’ego, il senso di identità e ci aggrappiamo tenacemente perché abbiamo paura di riscoprirci infiniti e non limitati.
Se siamo infiniti, illimitati non c’è attaccamento e l’ego muore. Abbiamo fatto dell’attaccamento il nostro perno vitale, per sentirci stabili, avere una solidità, un’identità che venga accettata dagli altri. L’amore condizionato dice se …, ma…, però…, la sua felicità deve essere sempre condizionata da qualcosa che sia al di fuori di lui.
L’amore incondizionato non dice ma, se, però, accetta e abbraccia senza giudizio. Sa che è la paura, il senso di colpa, e la vergogna che proviamo di noi stessi su cose presunte o reali che siano accadute, provengono unicamente dal bambino/a ferito/a che è dentro ognuno di noi che proietta al di fuori, in un circolo vizioso, la mancanza di amore e accettazione per se stesso. E non amandosi e accettandosi perché si giudica colpevole di non essere riuscito a fare qualcosa, o fare meglio di quello che ha fatto, o si vergogna di avere provato certe sensazioni (anche sessuali), prova invidia verso un fratellino, rabbia verso un genitore, oppure sofferenza perché vedeva i genitori soffrire in una data situazione e avrebbe voluto fare di più e si sente in colpa, e si deve punire.
CamminareAPiediNudiPer poter trasformare le ferite interiori del nostro bambino/a dobbiamo aiutarlo a trasformare queste ferite dandogli amore e compassione, attenzione, cura, e fargli percepire che lo amiamo e che nessuno lo sta giudicando se non se stesso/a e che tutto è perfetto così com’è , e che lui/e non poteva fare di meglio di ciò che ha fatto. Ma riperpetuare le ferite e la sofferenza all’infinito è solo un ulteriore male che fa a se stesso, magari a qualcuno può venire da ridere … ma il bambino interiore è reale e, probabilmente, scongelando le emozioni congelate, lo liberiamo e diamo modo alla nostra anima di comunicare con noi.
Quando siamo bambini, giocosi, fiduciosi nella vita siamo naturalmente connessi all’amore incondizionato, ci incazziamo con un amichetto e dopo 5 minuti tutto è scomparso, perché i bambini vivono nel “QUI e ORA” nel presente, noi adulti vivendo nel passato o nel futuro, se litighiamo con qualcuno, accade che qualche volta stiamo incazzati per anni… e per futili motivi. Percepisco (se ci si pensa bene… al proprio bambino interiore) che comunica attraverso il corpo, comunica attraverso i sintomi di squilibri nel corpo ed ognuno può ricercare da sè (io non sò niente di certo in realtà, non prendete per oro colato ciò che esprimo), cercate da voi le risposte, sempre e comunque! Dentro ognuno di noi ci sono le risposte, ma ognuno deve avventurarsi da se o con qualcuno che gli faccia da supporto ma senza attaccarsi a nessun supporto esterno. E’ ciò che sente dentro che può far guarire le proprie ferite interiori! Possiamo trovare RABBIA, RANCORE, DOLORE, SCARSA AUTOSTIMA DI NOI STESSI, SENTIRCI NON ABBASTANZA , VERGOGNA DI AVERE PROVATO ATTRAZIONE VERSO UN GENITORE/FRATELLO, AVER PENSATO CHE UNO DEI NOSTRI GENITORI MORISSE.
L’elenco è vario, se si cerca con onestà, sincerità e molto amore per se stessi ognuno troverà ciò che l’ha ferito, qualsiasi cosa possa venire alla luce: va abbracciata, amata, piangerne se vogliamo. Se ci sentiamo arrabbiati, sentiamo cosa c’è dietro a questa rabbia. Qualsiasi emozione e sintomo del corpo collegato ascoltiamolo: è il bambino interiore che ci sta parlando, magari all’inizio non ci è chiaro, deve riconquistare fiducia, ma se non ci lasciamo abbattere dai risultati verrà il momento che saremo felici di aver fatto questo passo e diventeremo genitori responsabili, amorevoli del nostro bambino interiore. Saprà anche che ha dei genitori divini, oltre a quelli umani che lo amano incondizionatamente e che sono sempre stati con lui. lentamente_muoreAbbracciare le ferite, non giudicarle ma trasformarle con l’amore incondizionato, l’accettazione e rilasciarle a livello energetico vibrazionale. Anche i nostri genitori e i genitori dei nostri genitori sono stati dei bambini feriti! Il loro amore condizionato non è stato dato per ferirci ma perché anche loro a loro volta, era l’unico amore che conoscevano come espressione. Anch’io, come genitore, ho espresso un amore condizionato verso i miei figli: non perché volevo fargli del male o nuocerli o perché non li amavo ma solo perché non ne ero Consapevole!!!
Possiamo trasformare solo ciò di cui ne diventiamo Consapevoli, ora sono Consapevole di ciò e cerco di allinearmi sull’amore incondizionato perché, in primis, cerco di guarire le ferite dentro di me dandomi amore a 360°. La ricerca è infinita, sorge sempre qualcosa dal pozzo che vuole essere abbracciato ed amato; ma ora non mi fa più paura. Lo abbraccio, sento cosa mi porta in tutti i sensi e mi sento più leggera e consapevole.
Sò che il Potere è dentro di me, io posso sempre scegliere cosa voglio dire, fare, esprimere: prendo la responsabilità del mio Essere totalmente.
VoloNelSoleBuon tutto a tutti  ognuno di noi! Nessuno è escluso, non c’è bisogno di andare in Tibet, frequentare 50 seminari, farsi la foto con il Guru di turno! Quello è darsi amore condizionato: se poi non lo trasformi in amore incondizionato… E quando sei lì, nel centro di te stesso (metaforicamente parlando), puoi attingere a fonti di saggezza che non hanno bisogno di libri, apparire, far vedere agli altri perché lì, la tua anima collegata allo Spirito, ti parla. E chi meglio di lei conosce Il Divino?!?!
Una volta che sai la strada è semplice, chiara, diretta: tutto il resto è Mastercard. La nostra salvezza non si compra: c’è la conquistiamo dentro di noi… e questo denota quanta forza c’è in ognuno di noi.
Questo almeno per me.