ManoBicchiereQuanto pesa un bicchiere d’acqua?

Ho letto una cosa che mi ha fatto pensare a fatica, stress, paura, voglia di crescita e sorriso e… ecco un articolo. Ma andiamo con ordine.

Il contributo

Uno psicologo stava spiegando come gestire meglio lo stress. Quando sollevò un bicchiere d’acqua, tutto il pubblico immaginò che avrebbe posto la solita domanda: “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Quello che invece domandò fu: “Quanto credete che pesi questo bicchiere d’acqua?
Le risposte variarono da 250 a 400 grammi.
Il peso assoluto non conta, – replicò lo psicologo – dipende dal tempo per cui lo reggo. Se lo sollevo per un minuto, non è un problema. Se lo sostengo per un’ora, il braccio mi farà male. Se lo sollevo per tutto il giorno, il mio braccio sarà intorpidito e paralizzato. In ogni caso il peso del bicchiere non cambia, ma più a lungo lo sostengo, più pesante diventa.” E continuò: “Gli stress e le preoccupazioni della vita sono come quel bicchiere d’acqua. Se ci pensate per un momento, non accade nulla. Pensateci un po’ più a lungo e incominciano a far male. E se ci pensate per tutto il giorno, vi sentirete paralizzati e incapaci di far qualunque cosa.

La riflessione

Allora è fondamentale lasciar andare i pesi inutili, lo stess, la fatica! Ultimamente parlo spesso di queste cose e sto capendo che il più delle volte dipende dal fatto che non ci amiamo veramente. Ci sentiamo spesso incapaci, soli, insoddisfatti, gelosi, invidiosi, negativi. Per non parlare poi delle aspettative, del giudizio, dell’immagine quando ci rapportiamo agli altri. Ho già scritto della legge di attrazione che è una vera medicina se assunta con … regolarità!

Allora, cari amici, sentitevi unici, irripetibili, dono! Nonostante i limiti siamo veramente unici! E, soprattutto, non siamo soli a camminare verso la luce, verso la capacità di gioire delle piccole cose, dei piccoli gesti, del voler gustare l’armonia e il benessere interiore.

Almeno alla sera, cerchiamo qualche minuto di silenzio e cerchiamo di trovare almeno tre cose belle di cui dire grazie, poi, anche grazie alla respirazione diaframmatica, entriamo in noi stessi, con silenzio e ammirazione, alla ricerca del nostro scrigno prezioso!

Impariamo a gustare il nostro vero io, siamo grati dei talenti che ci sono stati donati e trasformiamo una giornate pesante in un tributo alla vita. Non sarà sempre facile… ma è come correre, serve un pò di esercizio all’inizio e poi…. tutto diventa più semplice.

Impareremo ad ogni momento di fatica a cercare un pensiero che ci dia gioia; a volte basta pensare ad un paesaggio, a volte a guardarci attorno con occhi diversi alla ricerca di un sorriso, a volte ascoltando una canzone che ci piace. Ma avremo tempo e spazio per parlarne.

Adesso tocca a voi farmi pervenire domande, dubbi, fatiche e, soprattutto, testimonianze!

Buon percorso a tutti.

di Gianni Romano

 

E’ importante ricordarsi di lasciare andare i nostri stress. Alla sera, il più presto possibile, posiamo i nostri fardelli. Non portatiamoceli addosso per tutta la sera e tutta la notte. Ricordiamoci di posare il bicchiere d’acqua!