Inseguendo l’amore
Da tempo sto … inseguendo … il vero significato della parola più bella e allo stesso momento più difficile: AMORE! Quante volte ho pensato: ecco, ho capito! Ma poi mi accorgevo che non c’era in me quel sorriso e quella gioia che creano vera armonia. I miei angeli custodi stanno permettendo di dipanare piano piano questa nebbia per comprendere cosa possa nascondersi dietro questa parola. Possiamo leggere, possiamo ammirare, possiamo contemplare, possiamo pregare…. ma serve consapevolezza. La risposta la dobbiamo trovare dentro di noi. Magari iniziando ad amarci per quello che siamo, con la nostra unicità fatta di lati meravigliosi e di spigoli. Un percorso, un cammino, una ricerca!
Oggi voglio fissare soprattutto per me tante piccole chicche (frasi e un brano tratto da osho) che mi stanno permettendo di cercare in me, senza paure, senza il timore del silenzio ma con la certezza che, se ci credo davvero, troverò con i miei tempi questa consapevolezza.
Frasi
Fino a quando chiederai amore, non sarai in grado di darlo: proprio la tua richiesta dimostra che in te non c’è alcuna sorgente d’amore. Altrimenti, che bisogno avresti di chiederlo all’esterno? Può dare amore solo colui che si elevato al di sopra del bisogno di essere amato. L’amore è una condivisione, non un mendicare. L’amore è un imperatore, non è un mendicante. L’amore conosce solo il verbo dare, non conosce affatto il verbo chiedere.
L’amore non è fatto di uomo e donna. Non è fatto di donna e donna, ne di uomo e uomo. L’amore è fatto solo di cuore e anima.
Negli anni sei stato riempito di talmente tanta spazzatura sull’amore, che non sarà affatto facile imparare a distinguere il vero dal falso, trovare la strada autentica e scartare quella fasulla.
Non puoi apprendere l’amore, non puoi coltivarlo. L’amore coltivato non sarà affatto amore. Non sarà una rosa vera, sarà un fiore di plastica. Quando impari qualcosa, questo qualcosa ti viene dall’esterno, non è frutto di una crescita interiore. E per essere autentico e vero l’amore deve essere frutto della tua crescita interiore.
Ogni volta che ami, il sé scompare.
Ama il prossimo tuo come te stesso.
L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
Ogni volta che ami, il sé scompare (Osho)
L’amore non è un apprendimento, è una crescita.
L’amore non è un apprendimento, è una crescita. Da parte tua, tutto ciò che occorre non è imparare i modi per amare, bensì disimparare i modi per non amare. Devi rimuovere gli impedimenti, devi distruggere gli ostacoli: allora amare sarà il tuo modo di essere, naturale e spontaneo. Dopo che avrai rimosso gli ostacoli, dopo che avrai gettato via le tue durezze, l’amore inizierà a fluire. È già presente, è nascosto dietro a molte durezze, ma la primavera è già in te: è il tuo stesso essere.
È un dono, ma non è qualcosa che ti accadrà in futuro: è un dono che è già accaduto con la tua nascita. Essere significa essere amore. Essere in grado di respirare è sufficiente per essere in grado di amare. Amare è come respirare: l’amore è per il tuo essere spirituale ciò che il respiro è per il tuo corpo. Se non respiri, il corpo muore; se non ami, muore l’anima.
Questa dunque è la prima cosa che devi ricordare: l’amore non è qualcosa che puoi imparare. Se lo imparassi, ne perderesti il senso: impareresti un’altra cosa, chiamandola amore. Sarebbe un amore finto, falso; e una moneta falsa potrebbe anche sembrare vera; se non conosci la moneta vera, quella falsa potrebbe continuare a illuderti. Solo conoscendo ciò che è reale, sarai in grado di distinguere il vero dal falso.
Gli ostacoli
Gli ostacoli sono proprio questi: le gelosie, la possessività, l’attaccamento, i bisogni, le aspettative, i desideri… è giustificata la tua paura che: se lasciassi cadere tutto ciò… rimarrebbe qualcosa del mio amore? No, del tuo amore non rimarrebbe niente. L’amore rimarrebbe… ma l’amore non ha niente a che fare con “io” o con “tu”. Quando saranno scomparse tutta la possessività, tutte le gelosie, tutte le aspettative, in realtà non scomparirà l’amore: sarai scomparso tu, sarà scomparso l’ego. Quelle sono le ombre dell’ego.
Non è l’amore a essere geloso. Guarda, osserva, contempla di nuovo: quando ti senti geloso, non è l’amore che si sente geloso: l’amore non ha mai conosciuto nulla della gelosia. Proprio come il Sole non ha mai conosciuto le tenebre, l’amore non ha mai conosciuto la gelosia.
Il tuo ego
È il tuo ego che si sente ferito, è l’ego che si sente competitivo, in una lotta continua. È il tuo ego ambizioso che vuole essere superiore agli altri, vuole essere qualcuno davvero speciale. È il tuo ego che si sente geloso e possessivo, poiché l’ego può esistere solo tramite il possesso. Più sei possessivo, più il tuo ego si rafforza; l’ego non potrebbe esistere senza la possessività. Si affida alla possessività e dipende da ciò che possiede. Pertanto, se aumenti il tuo denaro, il tuo potere, il tuo prestigio; se hai una bella donna, o un bell’uomo o figli bellissimi, il tuo ego si sentirà immensamente nutrito. Quando scomparirà da te ogni possessività, quando non possiederai più niente, non troverai in te ego alcuno: non ci sarà più nessuno che possa dire “io”.
Se pensi che il tuo amore sia questo, allora certamente anche il tuo amore scomparirà. Il tuo amore non è amore vero: è un insieme di gelosia, di possessività, di astio, di collera, di violenza; è mille e una cosa, tranne che amore. È mascherato da amore, perché tutte queste cose sono talmente brutte che non potrebbero esistere senza una maschera.
Tutti questi sentimenti sono talmente brutti che, se tu vedessi la realtà, non potresti convivere con loro neppure un istante. Pertanto essi non ti permettono di vedere la realtà: la gelosia pretende di essere amore, la possessività si cela dietro alla maschera dell’amore… in questo modo ti senti a tuo agio.
Ciò che pensi
Dunque, ciò che pensi sia amore, ciò che finora hai conosciuto come amore, scomparirà. In esso non c’è neppure l’ombra della poesia. Certo, c’è passione; ma la passione è uno stato febbrile, è uno stato inconscio. La passione non è poesia. Solo i Buddha conoscono la poesia: la poesia della vita, la poesia dell’esistenza.
L’eccitazione, lo stato febbrile non sono estasi. Si assomigliano, questo è il problema. Nella vita, molte cose sembrano simili e distinguerle è un compito molto delicato, raffinato, sottile. L’eccitazione può assomigliare all’estasi: non lo è, poiché l’estasi è fondamentalmente quieta. La passione è bollente, l’amore è fresco: non è freddo, ma fresco. L’odio è freddo; la passione e la lussuria sono bollenti; l’amore sta esattamente nel mezzo: è fresco, non è freddo e non è caldo. È uno stato di grande tranquillità, di calma, di serenità, di silenzio. Da quel silenzio scaturisce la poesia; da quel silenzio scaturisce il canto; da quel silenzio scaturisce una danza del tuo essere.
Poesia
Ciò che tu chiami poesia e passione, non sono altro che menzogne, nascoste dietro una bella facciata. Su cento dei vostri poeti, novantanove non sono poeti veri: sono solo persone travolte dall’agitazione, dalle emozioni, dalla passione, dai bollori, dalla lussuria, dalla sessualità, dalla sensualità. Solo uno su cento dei vostri poeti è un poeta vero.
E il poeta vero potrebbe non comporre mai alcun poema, poiché tutto il suo essere è poesia. Il suo modo di camminare, il suo modo di sedersi, il suo modo di mangiare, il suo modo di dormire: tutto in lui è poesia. Esiste come poesia; potrebbe creare poemi oppure potrebbe non crearne: è irrilevante.
Ciò che tu chiami poesia, non è altro che il frutto della tua febbre, del tuo stato surriscaldato di consapevolezza: è uno stato di follia. La passione è folle, cieca, inconscia ed è una menzogna. È una menzogna, poiché ti dà la sensazione che sia amore.
L’amore diventa possibile solo dopo che ti è accaduta la meditazione. Se non conosci il modo per essere centrato nel tuo essere; se non conosci il modo per riposare e per rilassarti nel tuo essere; se non conosci il modo per essere totalmente solo e beato, non saprai mai che cos’è l’amore.
L’amore appare come un rapporto, ma inizia in profonda solitudine. L’amore si esprime come una relazione, ma la sorgente dell’amore non è il rapporto con l’altro: la sorgente dell’amore è la meditazione. Quando sei assolutamente felice nella tua solitudine, quando non hai affatto bisogno dell’altro, quando l’altro non è un bisogno: allora sei in grado d’amare. Se l’altro è per te un bisogno, puoi solo sfruttarlo, manipolarlo, dominarlo; ma non puoi amarlo.
Poiché sei dipendente dall’altro, in te nasce la possessività… scaturisce dalla paura: “Chissà? L’altro oggi è con me, domani potrebbe non essere più con me!” Chi conosce il futuro? La tua donna potrebbe averti lasciato; i tuoi figli, cresciuti, potrebbero essersene andati; tuo marito potrebbe averti abbandonata. Chi conosce il prossimo istante? Dalla tua paura del futuro nasce in te una forte possessività e crei un legame intorno alla persona che pensi di amare.
Ma l’amore non può creare una prigione, e se l’amore crea una prigione, l’odio non avrà più niente da fare. L’amore è portatore di libertà, dà libertà.
Cos’è allora l’amore?
L’amore è assenza di possessività; ma ciò diventa possibile solo se hai conosciuto una qualità del tutto diversa d’amore: la condivisione con l’altro e non il bisogno dell’altro.
L’amore è condivisione di una gioia straripante. Sei troppo ricolmo di gioia, al punto da non riuscire a contenerla: devi condividerla. In questo caso, nel tuo amore c’è poesia, e c’è una bellezza preziosa che non è di questo mondo: è qualcosa che proviene dall’aldilà. Questo amore non può essere appreso, ma puoi rimuovere gli ostacoli.
Molte volte dico che dovete imparare l’arte di amare, ma ciò che intendo dire è: imparate l’arte di rimuovere tutto ciò che vi impedisce di amare. È un processo in negativo, è come scavare un pozzo: continui a togliere uno strato di terra dopo l’altro, le pietre, i pezzi di roccia e, alla fine, improvvisamente appare l’acqua. L’acqua era lì da sempre, ma scorreva sottoterra. Ora che hai rimosso tutte gli ostacoli, l’acqua sarà a tua disposizione. Così accade all’amore: l’amore è un flusso all’interno del tuo essere, sta già scorrendo, ma è ostruito da molte rocce e da molti strati di terra, che tu devi rimuovere.
Questo intendo, quando dico: “Imparate l’arte di amare”. In realtà non significa imparare ad amare, ma “disimparare” i modi per non amare.
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