LaLeggeDelloSpecchioVoi siete il mio specchio!

La storia

C’era una volta un vecchio seduto all’ingresso di una città del Medio Oriente. Gli si avvicinò un giovane e gli disse: “Non sono mai stato qui; come sono le persone che vivono in questa città?” Il vecchio rispose con una domanda: Com’erano le persone della città da cui provieni?” “Egoiste e cattive. Proprio per questo sono stato ben contento di partire”, rispose il giovane. L’anziano rispose: “Qui troverai le stesse persone”.

Poco dopo un’altro giovane si avvicinò e gli pose la stessa domanda: “Sono appena arrivato in questa regione; come sono le persone che vivono in questa città?” Il vecchio rispose di nuovo: Dimmi, ragazzo mio, com’erano le persone nella città da cui provieni?” “Erano buone, accoglienti e oneste; avevo molti buoni amici; mi è dispiaciuto molto venir via”, rispose il giovane. “Qui troverai le stesse persone”, rispose il vecchio.

Un mercante che abbeverava i suoi cammelli non lontano da lì aveva udito entrambe le conversazioni. Appena il secondo ragazzo se ne fu andato, si rivolse al vecchio con tono di rimprovero: “Come puoi dare due risposte così diverse alla stessa domanda posta da due persone?” “Chi apre il cuore cambia anche modo di guardare gli altri – rispose il vecchio – ognuno porta il suo universo nel suo cuore”.

La riflessione

Vediamo  ciò che vediamo a partire dalle persone che siamo! Al di là delle realtà della vita che sono complesse e a volte dolorose, vi sono persone la cui vita è un lamento straziante e ve ne sono altre che la attraversano con una certa qual dolcezza. Siamo tutti segnati dalle nostre esperienze personali. L’essenziale è trovare sulla nostra strada persone che ci prendono per mano e ci rialzano quando inciampiamo. Esse sono il segno visibile della presenza di Dio – puro amore che nulla chiede ma tutto dona –  nel cuore stesso dell’umanità.

La proiezione è un fenomeno affascinante che a scuola difficilmente ci viene insegnato. E’ un trasferimento involontario del nostro comportamento inconscio sugli altri, in modo da farci credere che queste qualità in realtà appartengano ad altre persone. Quando siamo ansiosi riguardo alle nostre emozioni o ai lati inaccettabili della nostra personalità, per un meccanismo di difesa attribuiamo queste qualità agli oggetti esterni e agli altri. Se per esempio abbiamo scarsa tolleranza nei confronti degli altri, probabilmente è perché tendiamo ad attribuire loro il nostro stesso senso di inferiorità. Ovviamente c’è sempre un “gancio” che ci invita a compiere la proiezione; una particolare qualità imperfetta degli altri attiva alcuni aspetti del nostro io che rivendicano la nostra attenzione. Così qualunque cosa dell’io non riconosciamo come nostra viene proiettata sugli altri. Tutti noi vediamo solo ciò che siamo. Mi piace pensare a questo fenomeno in termini di energia elettrica. Immaginate di avere un centinaio di prese elettriche differenti sul petto, e ognuna di esse rappresenti una qualità. Le qualità che riconosciamo e abbracciamo hanno un coperchio di protezione, perciò sono sicure: non sono percorse dalla corrente. Invece le qualità che ci creano problemi, quelle che non abbiamo ancora riconosciuto e fatto nostre, hanno carica elettrica. Così, quando si presentano individui che mettono in atto una di queste qualità, è come se essi inserissero la spina direttamente nella nostra presa. Se per esempio siamo a disagio con la nostra rabbia o la neghiamo, attireremo persone colleriche nella nostra vita, sopprimeremo il nostro personale senso di rabbia e sentenzieremo che gli altri sono collerici. Dal momento che mentiamo a noi stessi riguardo ai nostri sentimenti più intimi, l’unico modo per ritrovarli è vederli negli altri: essi ci rimandano l’immagine riflessa delle nostre emozioni nascoste, e questo ci permette di riconoscerle e riappropriarcene. Istintivamente ci ritraiamo dalle nostre proiezioni negative: è più facile esaminare ciò da cui siamo attratti piuttosto che guardare ciò che ci ripugna. Se mi offendo della tua arroganza è perché non sto accettando la mia stessa arroganza. Si può trattare di un sentimento che senza accorgermene sto manifestando nella vita presente, oppure di arroganza che nego di poter manifestare nel futuro. Se la tua arroganza mi offende, devo rivolgere uno sguardo attento a tutte le aree della mia vita e devo pormi qualche domanda. Quando sono stato arrogante in passato? Mi sto comportando in modo arrogante nel presente? Potrei essere arrogante in futuro? Sarebbe certo arrogante da parte mia rispondere negativamente a tutte queste domande senza davvero esaminare me stesso o senza chiedere agli altri se abbiano mai visto in me atteggiamenti arroganti. L’atto di giudicare qualcun altro è arrogante, perciò ovviamente noi tutti siamo capaci di arroganza. Se abbraccio la mia stessa arroganza, quella altrui non mi potrà turbare: potrò notarla, ma non avrà alcun effetto su di me. Se non fosse per il fenomeno della proiezione, (l’ombra) potrebbe rimanere nascosta per tutta la vita perché alcuni di noi hanno seppellito questi tratti quando avevano tre o quattro anni.

In definitiva… permettiamoci di vivere ogni situazione, fatto e persona come opportunità di crescita.

Frasi

«Tutto ciò che ci irrita negli altri, può portarci a capire noi stessi»

Carl Gustav Jung

 

«E’ solo quando mentiamo a noi stessi o odiamo qualche aspetto del nostro io che riceviamo una scossa emozionale dal comportamento di qualcun altro.»

 

«Se provate a indicare qualcuno tenendo la mano dritta davanti a voi, vi accorgete che un dito è puntato verso l’altra persona ma tre sono rivolte verso di voi: questo può servire a ricordarvi che quando denigriamo gli altri in realtà stiamo solo negando un aspetto di noi stessi.»

da Illumina il tuo lato Oscuro – Debbie Ford.

 

«Ciò che proiettiamo, se non lo possedessimo anche noi, non potremmo riconoscerlo nemmeno negli altri.»

 

«Un vecchio detto dice: “Si riconosce solo ciò che si conosce”».

 

«Negli altri vediamo solo quello che ci piace o non ci piace di noi stessi.»

 

«Non possiamo vedere noi stessi: dobbiamo avere uno specchio per farlo. Voi siete il mio specchio e io sono il vostro.»
da Illumina il tuo lato Oscuro – Debbie Ford.