E un maestro disse: Parlaci dell’Insegnamento
Contributo
E lui disse:
Nessuno può insegnarvi nulla, se non ciò che in dormiveglia giace nell’alba della vostra coscienza.
Il maestro che cammina all’ombra del tempio, tra discepoli, non dà la sua scienza, ma il suo amore e la sua fede.
E se egli è saggio non vi invita ad entrare nella casa della sua scienza, ma vi conduce alla soglia della vostra mente.
L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la propria conoscenza.
Il musico può darvi la melodia che è nell’aria, ma non può darvi il suono fissato nell’orecchio, né l’eco della voce.
E il matematico potrà descrivervi ragioni di pesi e misure, ma colà non vi potrà guidare.
Giacché la visione di un uomo non impresta le sue ali a un altro uomo.
E come Dio vi conosce da soli, così tra voi ognuno deve essere solo a conoscere Dio, e da solo comprenderà la terra.
di Kahlil Gibran
Riflessione
Stamattina, leggendo questo brano, sono riaffiorate nella mia mente tante cose lette e studiate in questi anni, tante sensazioni, pensieri, emozioni. Alcune volte mi sono chiesto se queste cose non fossero già presenti, anche se in profondità. A volte è capitato che una lettura, una condivisione, un corso abbiano comunicato la sensazione di riportare a galla qualcosa che era già in me e non qualcosa di completamente nuovo!
In questi ultimi anni ho conosciuto tante persone, alcune hanno lasciato tanto e, guarda caso, nessuna di queste si atteggiava a maestro… ma come ad una persona felice di aprire agli altri la propria esperienza, il proprio studio, le proprie vittorie e le proprie sconfitte, la propria unicità.
Voglio fare mie queste parole per provare a sentirmi sempre con la voglia di “permettermi” che ogni cosa venga a galla per poterla ridonare a chi attraverserà la vita che ogni giorno mi viene donata.
Gianni Romano