Aprire un sentiero nel risveglio di coscienza
di Francesca Di Sarno – Parole per l’anima
Andando nel parco mi sono accorta che si sta formando un sentiero che prima non c’era…come? Con il camminare delle persone in quella direzione, giorno dopo giorno.
Così ciò che era nato come un sentiero nel tempo potrebbe diventare una strada …
Quell’immagine mi ha fatto subito venire in mente quando persone dotate di uno spirito di innovazione, ovvero portatrici del nuovo, sono chiamate a fare da apripista, superando la paura del giudizio e dell’ignoto, armandosi di coraggio, per andare in esplorazione di territori sconosciuti, senza necessariamente avere dei punti di riferimento.
Per aprire un sentiero agli altri.
Vi siete resi conto quanto la Storia ci abbia mostrato, nei suoi corsi e ricorsi storici,
che tutti coloro che hanno osato spingersi al di là della propria zona di comfort,
per andare oltre il mondo conosciuto, alla ricerca del nuovo,
spinti da un sentire interiore e allo stesso tempo da un’insofferenza per la situazione che stavano vivendo,
siano sempre stati criticati, oppure attaccati, fino ad essere anche uccisi?
Questo è avvenuto su vari piani fisico, intellettuale, emotivo, spirituale, così come in vari ambiti scientifico, artistico, culturale, filosofico.
Cosa ci insegna tutto ciò? Che chi si discosta dal pensiero dominante, dal mainstream, alterando l’equilibrio di chi vuole mantenere lo status quo,
genera paura nel sistema, che risponde al nuovo, non “riconoscendone” il portatore, giudicandolo, umiliandolo, fino ad arrivare ad imprigionarlo e ucciderlo, pur di de-potenziarlo ed estro-metterlo dal sistema, per mantenere il controllo sugli altri.
Poi il tempo, l’evoluzione, hanno reso giustizia a questi grandi personaggi,
riconoscendo il valore e la potenza del loro messaggio soltanto molti secoli dopo,
quando le persone erano pronte per comprendere e
farsi attraversare dal nuovo di cui erano i portatori e portavoce.
Ancora oggi ricordiamo e percepiamo attorno a noi ciò che loro ci hanno trasmesso,
lasciando una traccia indelebile in vari settori.
Conscio di questo il Portatore di Innovazione è chiamato ad accogliere tutto ciò,
continuando a manifestare la propria essenza,
per essere il fiore che è e per adempiere al proprio scopo di vita.
Per via di una mancanza di comprensione e di sostegno, inizialmente questo potrebbe generare un senso di frustrazione, delusione, disperazione, rabbia, paura o tristezza, in coloro che sono Portatori di Luce, che come fari aprono la via a chi è indietro e a chi ha bisogno di trovare la giusta direzione. Allo stesso tempo queste persone hanno il compito di superare tutto ciò, per adempiere alla loro missione d’Anima, andando oltre l’auto-giudizio e la paura del giudizio altrui. Dunque, rimboccarsi le maniche, prendere sulle proprie spalle gli oneri e gli onori di quello che è il loro compito qui sulla Terra, con la consapevolezza che sono giunti qui, per aprire la via agli altri e non necessariamente per godere dei frutti del cambiamento che portano nel mondo.
Da un punto di vista umano è difficile accettare tutto ciò, affrontare le sfide e superare le insidie legate a questo viaggio sulla Terra. Da un punto di vista spirituale, questa è la strada. Chi cammina sulla via del risveglio di coscienza, partendo dall’andare alla conoscenza e consapevolezza di sé, sa bene quanto tempo è stato necessario per attivare il proprio risveglio spirituale e renderlo sempre più concreto e tangibile nella propria quotidianità. Il Portatore di Innovazione farà bene dunque a considerare con Amore ed empatia che occorrerà del tempo anche agli altri per attuare la loro rivoluzione umana.
L’ importante è che i Portatori di Innovazione manifestino la propria missione d’ Anima,
ovvero mettano i semi del nuovo, del cambiamento nelle persone, nel sistema.
Sarà poi il terreno coltivato con Amore,
dissetato dall’acqua della Fonte e
riscaldato dal calore della Luce del Sole a dare i suoi frutti.
Francesca Di Sarno (31.3.2021)