Essere connessi: usiamo la tecnologia o la tecnologia usa noi?
Oggi ho letto su facebook il messaggio di un’amica che mi ha fatto riflettere non poco!
Il messaggio
“Ieri sera sono stata bene con …… Belle conversazioni al femminile, risate semplici, genuine e sincere . . .
Unico neo i cellulari appoggiati al tavolo (tranne il momento delle foto che ci sta).
Per me in quel momento c’eravate Solo Voi.
Faccio davvero fatica io con questa cosa . . . questo cordone ombelicale che ci lega a qualcosa, altrove, sempre e comunque.
Scusate forse è semplicemente un mio limite con cui mi dovrò sempre più spesso confrontare.
Ma ci tenevo a farvelo sapere. Per Esserci fino in fondo, nella mia autenticità.”
E propone anche un filmato che potete vedere di seguito.
Una risposta
“Sono d’accordo con te. Un cellulare, così come una TV, un computer, una radio, o altro ancora esistono, ma la cosa importante è cosa ne faccio io. Posso decidere, altrimenti decidono loro per me. Se proprio vuoi fare foto ma nello stesso tempo stare tranquilla, prenditi una piccola, non troppo costosa macchina fotografica digitale. E usala, tanto, ‘che le foto sono belle!”
Mio pensiero
Intanto dire grazie a chi spesso regala spunti di riflessione. Ma una domanda scaturisce spontanea: è necessario questo voler/dover essere sempre connessi? Come si faceva solo dieci anni fa? Vivevamo peggio?
A volte penso che essere connessi col mondo intero, spesso, ci fa perdere la connessione più bella: quella con noi stessi! Cercare il nostro centro per fare esperienza di quell’armonia che ci permette di vivere ogni attimo come unico. irripetibile, dono! Che senso ha uscire con delle persone se poi la persona non si regala di esserci al 100%, di gustare ogni particolare nel proprio centro?
E’ vero, facciamo tantissime foto e, spesso non le rivediamo mai. Dentro di noi c’è la volontà di “immagazzinare” il momento, ma pensiamo che la tecnologia ci possa aiutare in questo. Con l’età mi accorgo che i momenti più belli sono quelli che custodisco dentro di me: nessuna foto può racchiudere emozioni, colori, suoni, umori, sensazioni!
Allora dico grazie a questa amica per … l’assist che mi ha regalato. Perché non proviamo a riprenderci il gusto di noi stessi, del nostro tempo e del nostro spazio? Sorrido al dono che possiamo fare a noi stessi e alle persone che vivono con noi un momento della nostra vita se proviamo a viverlo pienamente. Sentiamoci esseri unici, irripetibili, meravigliosi. Amiamoci! Consideriamoci doni e forse riusciremo a vivere sereni. A volte, il voler essere sempre “connessi”, potrebbe celare la nostra insicurezza, il nostro sentirsi soli anche se con amici, il non considerarsi unici, il desiderio di sentirsi importanti se cercati.
Quando pensiamo di essere soli… sorridiamo alla vita, pensiamo positivo, respiriamo pienamente e … lasciamo fare alla legge di attrazione.
Buona ri-nascita a tutti!
di Gianni Romano
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