IlRespiroDellAnimaINTRODUZIONE
LA TRASFORMAZIONE DEL MONDO INIZIA CON LA TRASFORMAZIONE DEL SE’

In questa nostra epoca l’uomo è di fronte ad un autentico bisogno di trovare sé stesso e di controllare la mente per potersi confrontare con un mondo in rapido cambiamento che attraversa una crisi profonda. La ricerca di sé, che era prerogativa dei saggi, è ora divenuta necessità vitale di tutti. Tale ricerca si presenta difficile per la generale confusione delle ideologie, l’inflazione del linguaggio (sempre più parole che dicono sempre meno) e per la mancanza di sicuri punti di riferimento. Il grande sviluppo tecnologico del mondo occidentale ed il progresso dell’uomo in molti campi è contraddetto dalle tragedie del Terzo Mondo che toccano la coscienza dell’umanità tutta. Drammi individuali e sociali affliggono tutti i paesi ed è possibile ipotizzare che la situazione si possa ancor più deteriorare, se si andrà avanti di questo passo. Pare stia avendo luogo una grande lotta tra forze evolutive e forze involutive. E’ dovere di ogni uomo intervenire affinché le negatività attuali non prevalgano, infatti è possibile presagire un mondo positivo solo qualora fossero le forze costruttive insite nell’uomo a prevalere. La trasformazione come tutti i saggi insegnano parte dall’uomo stesso.

Molti individui, anche tra coloro che sono in posizione di “potere”, paiono impotenti di fronte all’incalzare di processi distruttivi e degenerativi ed incapaci di promuovere efficaci rimedi. Si va diffondendo la sensazione d’essere in balia di forze che conducono verso pericoli ancor più grandi, in un futuro prossimo, ed il potere delle organizzazioni della malavita provoca già una guerra all’interno degli stati. Nello stesso tempo molte manifestazioni positive fanno sperare in un mondo migliore. Si può notare il risveglio di una nuova coscienza nei confronti della natura ed è ora più realistico sognare che gli ideali di un governo mondiale possano un giorno realizzarsi, liberando il pianeta dalle guerre; esperienze umane e scoperte scientifiche e tecnologiche, dimostrano che esiste un fermento evolutivo ricco di speranza. Secondo alcuni studiosi della psicologia del profondo proprio in tempi di trasformazione e caos l’uomo viene a trovarsi nelle condizioni ideali per prendere più rapidamente coscienza di sé e dell’anima. Purtroppo nel materialismo imperante della cultura dei consumi, la religiosità, intesa come rapporto con il mondo interiore e come contatto intuitivo con livelli superiori dell’essere è raramente presa in considerazione. Essa o viene considerata una superstizione che non può sopravvivere di fronte all’illuminismo razionale, oppure, tranne rare eccezioni, viene presentata solo a livello mentale che non conduce ad autentica “trascendenza” e “rivelazione”. A volte si considera un’ideologia trascurando il suo effettivo rapporto la vita, oppure, al contrario, si considera buono solo ciò che si può valutare in termini materiali. Ma è nel campo interiore, non raggiunto dalle scienze e dalle filosofie materialistiche, che da sempre l’uomo si trova a dover affrontare le realtà psichiche, e cioè l’essenza stessa della sua coscienza e consapevolezza. E’ certo questa la direzione in cui muoversi per trasformare noi stessi e trovare quelle risorse che ci permetteranno di agire correttamente nel mondo e collaborare al bene. Solo un cambiamento della coscienza dell’uomo e la realizzazione dell’armonia da parte di ogni individuo può risolvere la problematica ecologica, politica, sociale, psicologica e spirituale degli abitanti del pianeta.
Un certo grado di autocoscienza, va di pari passo con la salute psichica, indispensabile al successo in ogni campo, da quello affettivo, a quello del lavoro e alla relazione positiva con il reale che ci permette di godere della vita.
La condizione mentale dell’uomo è generalmente uno stato di grande confusione, tanto che la salute psichica appare spesso come un ideale, anche per gli individui cosiddetti “sani”. Per ottenere vero equilibrio interiore e trovare il sentiero che ci conduca ad un più chiaro rapporto con la nostra coscienza, dobbiamo “prenderci in cura”. Abbiamo bisogno di trovare un giusto atteggiamento ed avere efficaci strumenti per sanarci. Essi ci sono necessari per sconfiggere la confusione, il condizionamento e giungere all’autoconoscenza e alla liberazione che potranno concretizzarsi in una vita sana e felice. Ognuno è responsabile della propria pace interiore, sostanziale se si vuol essere in grado di creare ed amare. Solo questo potrà produrre la pace individuale e collettiva. Questo è ciò che potrà rendere il pianeta il luogo dei nostri sogni.
Le opere di grandi ricercatori nel campo della coscienza come Krishnamurti, Aurobindo, o C. G. Jung, per nominare solo i primi che mi vengono alla mente, toccano livelli estremamente profondi ed esplicativi. La loro profondità non si allontana dal lucido confronto con il reale, e dopo aver letto le loro opere scrivere qualcosa in argomento, pare cosa superflua e di grande responsabilità. La considerazione che le loro opere sono poco diffuse e di difficile lettura, mi spinge ad offrire quanto, la mia esperienza suggerisce possa essere realmente fruibile dall’uomo d’oggi: qualcosa di semplice, ma anche in linea con una seria ricerca.
Con l’esposizione della mia pratica psicoterapeutica, e della mia ricerca nel campo dello Yoga e della meditazione, intendo offrire indicazioni pratiche per l’utilizzazione di metodi rapidi ed efficaci in grado di avviare a questa avventura interiore di risveglio.
I metodi che propongo sono utilizzabili sia come “chiave” che ci apre all’esperienza evolutiva che può portare alla realizzazione di una vita migliore e più cosciente, sia come una specifica cura da tanti mali, e da tanti disturbi psico-fisici.
Nella loro straordinaria semplicità, la tecniche respiratorie che presenterò sono una chiave che possiede implicazioni di efficacia pratica sbalorditiva. In particolare la tecnica chiamata Rebirthing, se utilizzata con la guida di una persona veramente esperta che padroneggi questo percorso interiore verso l’autocoscienza, è di straordinaria efficacia e rapidità e può risolvere i disturbi che maggiormente colpiscono l’uomo nel quotidiano. Nello stesso tempo attraverso d’essa si possono fare esperienze di chiarezza mentale e risveglio situate nella dimensione più profonda dell’essere. Ho dato spazio anche a frasi e argomenti che spero facciano pensare il lettore e lo aiutino a meditare sulla natura misteriosa dell’essere.
Mi auguro che la medicina e la psicologia possano avvalersi di queste ricerche e riconoscere il valore della respirazione, dei correlati aspetti bioenergetici e di una filosofia che prenda in considerazione la dimensione interiore di cui ogni uomo ha bisogno. Anche se molte conferme vengono da ricercatori di tutto il mondo, tuttavia lo sviluppo di questo lavoro è a volte in mano a singoli individui o movimenti privi dei sostegni della cultura ufficiale. Le istituzioni, e con esse intendo le università, gli ospedali, le amministrazioni sanitarie, le scuole, gli istituti di ricerca e i media, per la predetta condizione in cui l’uomo si trova, sono spesso sommersi da problematiche interne, burocratiche, politiche ed economiche, che paralizzano lo sviluppo effettivo e l’applicazione di conoscenze nuove ed importanti, di grande valore scientifico. D’altro canto è anche vero che i movimenti che offrono questo tipo di “nuovo” sapere (come il movimento New Age), a causa di pochi individui che si mescolano tra le loro fila, alla ricerca di vendere o comprare il “fantastico”, spesso ottengono poca credibilità.
Lo sviluppo del nuovo piano di coscienza, che già molti antropologi riconoscono imminente nel processo evolutivo dell’umanità, sarà favorito da quelle conoscenze, che permettono agli uomini di padroneggiare il percorso interiore dell’autocoscienza, da cui attingere le risorse della trasformazione della qualità della vita e dei rapporti umani.
Soprattutto certe tecniche respiratorie possono servire, se opportunamente applicate, all’incontro diretto con la nostra “essenza universale”, alla trascendenza dell’io e alla liberazione. Tutto questo non immaginativamente, ma attraverso una chiara e diretta percezione della realtà.
Numerosi motivi sostengono le idee ottimistiche di coloro che presagiscono che i tempi siano maturi perché questo accada su vasta scala.
Una rivoluzione spirituale si presenta ed è auspicabile che noi si partecipi con successo ad essa.
Solo nell’autenticità del quotidiano, nella semplicità del reale tutto questo ha un senso. Attraverso una lettura cosciente di queste pagine, partecipiamo positivamente al processo evolutivo che questo approccio può offrire all’umanità. Potremo scoprire e sviluppare la possibilità di vivere meglio, di trasformare le negatività in positività, padroneggiare il potere che è latente in noi e l’energia cui possiamo attingere attraverso la respirazione, e riconoscere la natura della mente e del nostro vero IO.
Questo periodo storico è caratterizzato dal diffondersi di visioni apocalittiche. Per evitare che tali pensieri finiscano per realizzarsi, abbiamo bisogno di sviluppare coscientemente processi costruttivi che offrano straordinarie speranze.

 

LA NUOVA MEDICINA ED IL RESPIRO
La più bella esperienza che si possa fare é quella del misterioso. E’ questa la vera sorgente di ogni arte e di ogni scienza. (A. Einstein.)

Anche se le strutture della società sono in difficoltà nel tenere il passo con il rapido evolversi dei tempi, e sotto molti aspetti si manifestano situazioni di crisi, oltre a tecnologie sofisticatissime che hanno permesso straordinarie scoperte, sono entrati a far parte della cultura scientifica anche quegli argomenti che per millenni sono stati conoscenza esclusiva di pochi iniziati. Le tecniche “occulte” dello yoga, e le antiche conoscenze relative alla natura della coscienza, diffuse attraverso la traduzione di autori orientali, hanno risvegliato l’interesse delle generazioni degli ultimi decenni.
La facilità di viaggiare, e la diffusione in occidente delle tecniche orientali hanno permesso a molti giovani di avvicinare autentici maestri Indiani, lo Zen ed altre antiche dottrine. Alcuni Lama Tibetani, fuggiti all’invasione cinese, insegnano ora in università Americane o diffondono i loro insegnamenti in Europa. Molti maestri orientali hanno influenzato la nostra cultura in maniera assai profonda. Grande è stato l’interesse per la filosofia dell’Oriente e ciò si è riflesso fortemente sulla moda, sull’arte, sulla cultura ed in particolar modo sulla psicologia. Le facoltà latenti dell’uomo, il rapporto con invisibili realtà parallele, i fenomeni paranormali e le percezioni extrasensoriali sono ora campi affrontati dalla parapsicologia con esperimenti scientifici.
Perfino le tecniche sciamaniche di guarigione e acquisizione di “occulti poteri” sono state diffusamente divulgate: basti ricordare il successo e l’influenza dei libri dell’antropologo Carlos Castaneda. Egli descrive minuziosamente il suo apprendistato con uno “stregone” messicano, Don Juan, un indio Yaqui, e offre un entusiasmante viaggio nel mondo magico dell’antica saggezza tradizionale e dell’uso di piante psicotrope che inducono stati di coscienza non ordinari. Questo vecchio indio attraverso dialoghi assai profondi, intelligenti e ricchi di humour offre autentici insegnamenti comprensibili dall’uomo moderno.
Sono sorti e si sono sviluppati moltissimi movimenti basati su di una nuova cultura e sulla ricerca di una nuova coscienza.
D’altra parte sono entrate nell’ambito medico le pratiche dell’agopuntura cinese, dell’omeopatia, della riflessologia e della pranoterapia, che in anni non lontani non erano prese in seria considerazione. Tali pratiche presuppongono il rapporto con la realtà invisibile, con energie sottili e con il Prana, che è la stessa energia vitale. Definire il Prana è assai difficile perché la sua natura è in rapporto sia con livelli bioelettrici e biomagnetici che interessano la sostanza stessa della materia, sia con l’energia psichica. E’ indefinibile come lo è l’essenza stessa di ciò che chiamiamo Vita; paradossalmente è la cosa che ci è più vicina, con cui siamo in rapporto ad ogni respiro, che tuttavia sfugge alla nostra percezione.
L’uomo cosiddetto colto ed evoluto, coinvolto dalla frenetica vita quotidiana, pare trarre scarsi benefici da queste realtà, che raramente si affacciano in modo concreto alla sua attenzione cosciente. Egli continua a vivere, come ha fatto per millenni, avvolto in un denso involucro istintivo-mentale, condizionato dalle abitudini, e da limitazioni culturali e biologiche, guidato da istinti egoistici più o meno compensati. Tendenzialmente conformista, identificato al gruppo cui appartiene, in costante conflitto con se stesso, crede solo in ciò che vede, e i suoi principali interessi sono legati alla soddisfazione di sempre più insaziabili bisogni. La mente a volte è per lui un gioco di specchi che moltiplica le preoccupazioni che egli stesso crea. Molti sono gli individui rassegnati ad una vita ripetitiva e meccanica, che non li soddisfa. In un’inchiesta svoltasi negli U.S.A., fu fatta a più di tremila persone questa domanda: <<Per che cosa vivete?>>. Il 94% rispose di stare semplicemente sopportando il presente nell’attesa di un mondo migliore.
Vediamo che i limiti mentali, che determinano il disarmonico comportamento dell’uomo, stanno provocando gravi distruzioni nel mondo. Enormi problemi sociali, politici, economici ed ecologici, paiono diventare più gravi di anno in anno, vanificando i tentativi di soluzione. Oltre alle guerre, che ne sono la manifestazione più estrema ed assurda, vediamo quante difficoltà si oppongano perfino alla serena convivenza in seno alla comunità e alla famiglia. Solo una ristretta cerchia di individui partecipa coscientemente ad un più ampio piano di coscienza, gode pienamente dei semplici doni della vita e sperimenta se stesso, il suo rapporto con gli altri e con il mondo, con padronanza di sé, positività e chiarezza. Nei confronti della ricerca interiore e della spiritualità è frequente vedere che molti assumono un atteggiamento di scetticismo e d’indifferenza che esclude addirittura la possibilità di prendere in considerazione l’argomento, nonostante l’assurdo limite di rifiutare a priori una realtà che non si conosce ancora. Come se il rapporto con il mondo concreto non dipendesse e fosse condizionato da questa dimensione dell’anima.
D’altro canto non è raro trovarsi di fronte, anche nei paesi civili e sviluppati, ad atteggiamenti di superstizioso fanatismo. La sete di spiritualità insita nell’uomo, fa sì che anche le più strampalate sette, facciano proseliti, solo perché sventolano i simboli del trascendente. Questo crea ulteriore confusione in quanto il fanatismo degli uni fa crescere lo scetticismo degli altri.
Il mondo della cultura attuale non sembra offrire indicazioni chiare che portino i giovani verso l’interiorità, la spiritualità autentica e la saggezza indispensabile per “imparare a vivere”.
Pochi individui sono in contatto diretto con il fluire della vita, e possono serenamente investigare dentro di sé questi temi essenziali. A volte sembra che tali tematiche siano tabù. Argomenti la cui definizione è difficile ed intuitiva mettono in imbarazzo l’interlocutore, per cui diventa una mancanza di tatto parlar di cose che disturbano chi non vuol pensare. Non pochi ricercatori con i loro studi e ricerche hanno investigato questa dimensione traendone prove certe sull’esistenza di qualcosa che va al di là dei nostri sensi e dei limiti della mente. Fenomeni straordinari ed inspiegabili per la mentalità materialista accadono quotidianamente senza che si prenda coscienza delle implicazioni che comportano e dei benefici che potremmo trarre dalla loro comprensione e padronanza. Chi ha stabilito un contatto autentico con queste realtà fuori dall’ordinario, non le trova strane e irrazionali, ma anzi è portato a considerare innaturale e strano il suo passato, quando era ancora schiavo di una visione limitata e povera della vita. La comprensione, in questo campo, induce la trasformazione del ricercatore stesso.
Dovremmo ricordare che le persone passate alla storia come esseri straordinari, grandi scienziati, poeti, artisti, filosofi, umanisti, santi e saggi, o quegli uomini particolarmente brillanti e creativi che hanno vissuto nelle loro vite avventure incredibili e fortunate, fanno molto spesso riferimento nelle loro autobiografie a questa realtà più ampia e alla guida ed all’ispirazione che in essa hanno trovato. Essi esprimono quelle qualità che nell’uomo medio rimangono sopite allo stato potenziale. Essi sono in rapporto con una diversa “energia intelligente” da cui si sentono guidati.

Stabilire un rapporto con il mondo dell’energia e del Prana, mondo invisibile come invisibile sono l’amore e i sentimenti (della cui realtà non dubitiamo) non è cosa difficile; ed è questa la via maestra per raggiungere la salute in senso olistico e per esprimere pienamente le potenzialità psichiche. E’ proprio nell’invisibile la nostra connessione con le radici della vita, ed è in quella direzione che dobbiamo spingerci per trovare soluzioni rapide e concrete ai problemi essenzialmente mentali di cui l’uomo è vittima.
Stabilire coscientemente un rapporto con il mondo dell’energia e del Prana assume un particolare significato di necessità evolutiva nel momento storico che l’umanità sta ora attraversando. Il mondo in cui viviamo è esso stesso prodotto e riflesso della mente umana, perciò se si vuole cambiare la situazione esterna è indispensabile attuare cambiamenti interiori.
Oggi molti antropologi sono d’accordo nel vedere necessario e possibile un cambiamento della coscienza umana e la scalata di un altro gradino evolutivo per l’umanità tutta. Le conoscenze e i mezzi che ci servono per intervenire efficacemente sono già in noi e sono accessibili. Se apriamo uno spiraglio nella densa nebbia delle illusioni-pensieri che avvolgono la mente e investighiamo con sincerità la natura della realtà con il coraggio di lasciare l’angusto ambito del conosciuto, saremo in grado di incominciare a vedere le cose al di là del pregiudizio, permettendo così all’intuizione di spaziare oltre al pensiero, anche senza bisogno di Guru e maestri.
Questa pratica di sincera investigazione di “ciò che è”, questa attenzione rivolta alla consapevolezza è spesso sufficiente a farci avere i primi contatti con il Sé superiore, ovvero con gli stati superiori di coscienza-consapevolezza. Basta a volte solo iniziare ad ascoltare lucidamente la coscienza interiore e ad aver fede nell’esistenza di qualcosa di più grande del nostro mondo ordinario, per aprirsi ad un contatto significativo con quella realtà.
Tuttavia, per superare efficacemente sia le barriere imposte dalla mente condizionata e dai legami dell’ego in conflitto, sia le tensioni somatizzate, abbiamo bisogno di uno strumento rapido ed efficace. Ci serve qualcosa che possa spezzare queste catene, e liberare il corpo e la mente dalle abitudini. Durante gli ultimi vent’anni, nell’approfondire questa ricerca, sia per quanto concerne la mia professione, sia per quanto concerne la mia autorealizzazione, sono giunto a trovare quello che considero il più efficace strumento per stabilire, rinnovare e mantenere questi contatti e per permettere ad altri di farlo. Il metodo più rapido per sperimentare direttamente questi stati di coscienza espansa, per liberarsi dalla tensioni fisiche e dalle problematiche ansiogene, accelerando ed attivando il processo di risveglio e autocoscienza, è legato alla riscoperta del nostro più diretto legame con l’energia.
La più grande scoperta si è rivelata la più semplice: il RESPIRO. Ho raccolto le necessarie conoscenze attingendo all’esperienza diretta inerente sia alla cultura scientifica occidentale che alla tradizione orientale. Massima gratitudine, ancor più che alle università italiane e statunitensi di psicologia che ho frequentato, la devo a Shri Babaji di Haidakhan, un grande Yoghi indiano. Ricerche e studi mi hanno portato a viaggiare in gran parte del mondo, ed a conoscere da vicino diverse tradizioni, a trascorrere lunghi soggiorni in India in remoti eremi Himalayani.
Applicando nel campo della psicoterapia, la pratica respiratoria cui mi riferirò in queste pagine, mi sono accorto di aver trovato lo strumento che cercavo. Ho studiato e applicato diverse tecniche e, se non ne avessi prove certe, riterrei troppo semplicistico e ottimistico credere nell’esistenza di uno strumento tanto rapido ed efficace. Ho infatti sottoposto le pratiche che esporrò ad attenta analisi e vastissima sperimentazione, trovandovi inequivocabili risultati obbiettivi.
Attraverso questo semplice e rapido strumento ho trovato un grande impulso e notevolissimi benefici psicofisici anche per quanto concerne la mia stessa vita.
In questo libro tratterò l’applicazione pratica di questa “chiave terapeutica” sintesi di tutte le mie esperienze.
Un numero sempre maggiore di individui stabilisce con questo metodo contatti interiori, che permettono di trovare in sé e da sé nuova energia, risposte, soluzioni ed insegnamenti, ed a mantenersi in contatto con un centro di equilibrio interiore, che induce armonia mentale, salute, ed espansione della coscienza.
La conferma quotidiana della straordinaria efficacia terapeutica, l’interessantissima fenomenologia, la relativa facilità con cui una trasformazione della coscienza ha luogo in molti casi, mi hanno fermamente convinto della eccezionale portata di questa tecnica di respirazione, che ha anche il vantaggio di non presentare alcuna controindicazione, se utilizzata correttamente.
L’aspetto predominante di quest’approccio consiste nel lavorare con l’energia vitale e psichica, che è direttamente connessa con il respiro. Liberare il respiro induce “liberazione” sia a livello fisico che psichico, porta ad un ampliamento della coscienza, apre il pensiero, permette di scaricare tensioni represse e rinnova il rapporto con il “qui e ora” risolvendo anche la sofferenza accumulata durante tutta la vita.
Quando mente, corpo ed energia si armonizzano, oltre al benessere fisico, alla serenità mentale, allo sviluppo delle nostre potenzialità creative, oltre all’acquisizione della capacità di controllare e dirigere il pensiero, ci è permesso di giungere ad autentici contatti spirituali non disgiunti dal successo e dalla felicità materiale.
Una corretta percezione della realtà interiore non accetta divisione tra interno ed esterno, tra spirito e materia, ma unifica tali campi che riflessi l’uno nell’altro si completano e si integrano a vicenda, tanto che corrisponde al raggiungimento dell’armonia dell’animo, l’armonia ed il successo nei confronti degli accadimenti quotidiani e degli avvenimenti che superficialmente attribuiremmo al “caso”.